Taccuino per appunti… inutili

Taccuino

È con il solito sottile piacere che vi faccio partecipi dell’ultima fatica letteraria di Franco Faggi …

Taccuino per appunti inutili

 

Poesia

 

Ultima, in ordine di tempo, che, a detta dell’Autore, sarà anche l’ultima produzione.

Tutta una serie di cose accadute in questi ultimi tempi lo ha convinto di ciò, scaricandolo dall’ispirazione e consumando il suo rapporto con il fluire poetico.  Tutto il travaglio ed i sentimenti profondi scaturiti dalle sue recenti vicissitudini sono contenuti nei versi racchiusi nel Taccuino.

 

Sono ormai più di 50 anni che la poesia mi raggiunge, mi si manifesta ed io la percepisco, la sento, la vedo, la assaporo, cerco di essere un diffusore che la comunica e cerca di condividerla con molti, mi piace che mi si ascolti.

A lei dedico questi miei ultimi versi, mi è stata amante, compagna, amica, anche madre?  

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Oramai sento che si allontana da me, andrà, spero che troverà un altro a cui sussurrarsi carezzare, sorridergli, ombrarlo a morte, addio mio grande amore, addio amore mio immenso, addio puttana.                                                                                                                                            

 

Rispetto l’Autore e prendo atto della sua dichiarazione d’amore e odio ma, conoscendo anche l’uomo, preferisco credere che questo suo pensiero sia errato sperando egoisticamente di ricevere ancora lui tramite, qualche verso capace di donarci ancora qualche brivido e qualche riflessione catartica.

 

retro
Retro di copertina del testo presentato

 

Ed è per questo che vi metto a conoscenza di questa poesia a me particolarmente cara.

che mi riporta all’atmosfera di Invito al Viaggio nella versione di Franco Battiato:

 

Ti invito al viaggio

In quel paese che ti somiglia tanto

I soli languidi dei suoi cieli annebbiati

Hanno per il mio spirito l’incanto dei tuoi occhi

Quando brillano offuscati

Laggiù tutto è ordine e bellezza

Calma e voluttà

Il mondo s’addormenta in una calda luce

Di giacinto e d’oro

Dormono pigramente i vascelli vagabondi

Arrivati da ogni confine

Per soddisfare i tuoi desideri

 

Settembre 2016

 

E quando lui ritorna non è che risorge

non è fuggito ha solo viaggiato

come un immenso re tutto d’oro vestito,

l’annunciano vestali in una nudità svelata

di timida luce crescente, Alba ed Aurora,

tutti si voltano a lui s’inchinano

ogni fiore ogni albero di un bosco nascosto

ogni fiume e montagna a lui si genuflette,

presto col suo sorriso di luce illimitato

col biondo dei capelli tutto indorerà,

a lei che timida l’attende pudica

lentamente toglierà del buio il suo mantello,

il loro amore dura l’eterno

ma solo un istante possono incontrarsi

poi lei cavalcherà la sera,

quanti in lei si placano si quietano,

non temetela mai perché sussurra

non tesse l’inganno di un buio

che tu invece hai di dentro,

s’incontreranno di nuovo quando lui

scopre l’alcova di cremisi e di porpora

di carminio, di viola e d’indaco un giaciglio,

ma lei non ci sarà, lei deve andare,

nel cielo lascerà in dono un anello

di giada bianco rotondo, od un apostrofo

d’avorio lucente che d’amore s’annuncia.

 

 

 

Buona poesia a tutti

 

Il volumetto di poesia edito da Pentalinea Editore (Prato) si compone di novantatré pagine con prefazione dell’Autore ed una sessantina di sue opere.

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